Vincenzo del Monaco, Fonte.

Born in Grottaglie (TA), Apulia Puglia, Italy, on August 6th 1981.

He experienced ceramic art and sculpture since childhood within the internationally renowned family workshop (five generations old), where he practices nowadays in Grottaglie, one of the well-know ceramic Italian centres settled since many centuries in a specialized neighbourhood of ceramic workshops. He graduated in Architecture on March 2006 in Rome at Sapienza School of Architecture.

He worked at Studio Fuksas Associati in Rome, at Coophimmelb(l)au Studio in Wien.
He has participated in design competitions obtaining prizes and mentions.

Andrea Martinelli

Nato a Prato il 12 marzo 1965, Andrea Martinelli si diploma presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. Nel 1988 vince il premio Tito Conti dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze[1]. In quel periodo dà vita ad una serie di opere dal titolo Senescenze (titolo che il critico Maurizio Cecchetti dà alla mostra tenutasi a Firenze, Milano e Cesena nel 1993-94, di cui cura anche il catalogo), che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori[2].

Da quel momento intraprende l’attività espositiva, ordinando personali a StrasburgoAteneAnversaAmsterdamBad Frankenhausen e Milano.

Espone alla XIII Quadriennale di Roma[3] e alla Esposizione internazionale d’arte di Venezia nel 2003[4] e nel 2011[5].

Nel 2011, in occasione della Esposizione internazionale d’arte di Venezia, la Betty Wrong per la regia di Elisabetta Sgarbi produce un documentario dal titolo Andrea Martinelli – Lotta silenziosa[6].

Nel 2013 l’artista dona alla Galleria degli Uffizi l’autoritratto dal titolo La Bocca. Per l’occasione, nella Sala del Camino è stata allestita una mostra in cui, oltre all’autoritratto di Martinelli, sono presentati i disegni e i bozzetti preparatori e alcuni scatti in bianco/nero di Gianni Berengo Gardin, eseguiti durante il lavoro preparatorio dell’opera[7].

Nello stesso anno a Palazzo Pretorio di Prato, città dell’artista, viene presentata la mostra Hyper-portraits. Il mondo di Andrea Martinelli, una mostra sperimentale in cui le opere dell’artista diventano l’oggetto delle installazioni video-interattive realizzate da Digital Contemporary Museum di Elisabetta Rizzuto[8].

Nel 2015 Martinelli realizza Mistral, un cortometraggio con la regia di Alessandro Pucci. Il film è presentato in anteprima al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci[9].

Fino alla fine. Book Trailer.

Taranto, 2022. L’inizio della fine.

 

Dindo, Claudio e Valeria si ritrovano nella città dell’Ex ILVA per il funerale di un amico. È così che inizia Fino alla fine, il nuovo romanzo di Angelo Mellone, giornalista, scrittore e capostruttura Rai.
Hanno più di cinquant’anni e hanno messo alle spalle tanti ricordi: speranze, progetti, la militanza politica vissuta negli anni Ottanta in quella che era la capitale industriale del Meridione.
Il funerale all’inizio è un po’ un’incombenza da sbrigare più velocemente possibile. “Non è che poi ti fai prendere dalle nostalgie?”, chiedono l’uno all’altro, forse più a se stessi. Poi, però, diventa il luogo in cui emergono le sconfitte e le disillusioni che tutti si portano addosso.

Quindi eccoli di nuovo lì, in una città di luce stracciata, con la nebbia così densa da sembrare una coperta posata sulla terra, su tutte le cose colorate di angoscia.
La piazza brulica di gente, gente del passato vestita da presente.
Rivedersi genera un’emozione strana, la loro amicizia si è frantumata nel tempo contro il Siderurgico di Taranto, lo stabilimento più grande d’Europa: per alcuni è un monumento prezioso di memorie, nonché fonte di orgoglio per i lavoratori locali, per altri un “mostro” da abbattere per cancellare il passato a cui è legato.

Ma in questo libro tutti i legami, tra le persone e con i luoghi, si sono fatti più fragili.